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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

Le quattro casalinghe di Tokyo di Natsuo Kirino

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Questo romanzo ci narra di un Giappone diverso da quello che immaginiamo qui in occidente. Lontanissimo dalle belle fioriture dei sakura o dalle deliziose cerimonie del thè. Racconta di una periferia malfamata, povera, ci parla di persone ai margini o quasi della società che si arrabattano per racimolare qualche yen e tirare avanti. Il titolo, nella traduzione italiana, è fuorviante e già rivelatore del maschilismo imperante nella società nipponica. Perché? Perché le quattro donne non sono casalinghe ma lavorano in una società sottoponendosi a sfiancanti turni di notte. Non mancherà chi le giudicherà per questo. Una donna, si sa, deve stare in casa, occuparsi di marito, figli, suocere, animali domestici e chi più ne ha, più ne metta. Le quattro donne, Yayoi, Masako, Kuniko e Yoshie, non sono amiche, diverse per indole, carattere, atteggiamento, nucleo familiare. Non potrebbero essere più distanti le une dalle altre ma si ritrovano allo stesso nastro trasportatore e diventano colleghe s

Il tatuatore di Auschwitz di Heather Morris

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“ Lale cerca di non alzare lo sguardo. Allunga la mano e prende il pezzo di carta che gli viene porto. Deve trasferire le quattro cifre sulla ragazza che lo stringe. Quando ha terminato, la trattiene per il braccio un attimo più del necessario e la guarda ancora negli occhi… gli occhi di lei gli danzano davanti. Mentre li fissa, sembra che il suo cuore allo stesso tempo smetta di battere e ricominci per la prima volta, impetuoso. Lale abbassa lo sguardo verso il suolo che oscilla sotto i suoi piedi. Quando risolleva lo sguardo lei non c’è più”. Inizia così il romanzo che racconta la vita di Lale Sokolov, giovane e affascinante figlio di un industriale slovacco deportato ad Auschwitz. Lale è il tatuatore di Auschwitz. Il romanzo parla della sua vita, stravolta dall’incubo nazista e dei campi di concentramento e di come egli sia riuscito a sopravvivere nonostante gli orrori, i lutti, le perdite irreparabilmente subite. Dopo un’esperienza simile, quello che un giovane uomo sarebbe dovuto

La favola di Amore e Psiche di Apuleio

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Si tratta di una favola di meravigliosa bellezza che racconta di come Venere, gelosa della giovane Psiche, si fosse rivolta al figlio Amore perché scagliasse una delle sue capricciose frecce all’indirizzo della ragazza facendola innamorare di un essere orrendo. Le cose non vanno così come la dea aveva immaginato perché la bella Psiche fa innamorare di sé il dio. I due iniziano a vivere insieme trascorrendo le notti nella dolcezza del talamo nuziale ma Psiche non riesce a rispettare l’unica richiesta che il misterioso marito le aveva rivolto. Lei non avrebbe mai dovuto cercare di guardarne il viso alla luce. La sua curiositas,  però, la porta ad infrangere la promessa. Ed è così che l’idillio si rompe quando la giovane contravviene al divieto e il marito l’abbandona. “Simplicissima Psyche.. te vero tantum fuga mea punivero” "Povera ingenua Psiche, basterà la mia fuga a punirti come meriti" La ragazza è disperata e vorrebbe riaverlo indietro. Quando si consegna alla dea questa

Avevano spento anche la luna di Ruta Sepetys

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Questo romanzo affronta il tema delle barbare deportazioni perpetrate da Stalin ai danni delle popolazioni baltiche. Nelle intenzioni del leader comunista queste popolazioni dovevano essere spazzate via e i “dissidenti” deportati in veri e propri campi di concentramento. Solo che queste atrocità sono sempre state coperte da una coltre di deprecabile silenzio quasi fossero state condannate alla damnatio memoriae . Sarà perché la storia la scrivono i vincitori? Credo di sì. La protagonista Lina è deportata insieme al fratellino e alla mamma in Siberia e qui saranno sottoposti alle peggiori crudeltà che si possano immaginare. Scarsità di cibo, acqua, intimità. Ma nella giovane Lina l’istinto alla vita ha la meglio su tutto. “Mi hanno tolto tutto. Mi hanno lasciato soltanto il buio e il freddo. Ma io voglio vivere. A ogni costo” Il romanzo ha un ritmo incalzante con il crescendo degli avvenimenti che interessano la piccola comunità che si è andata formando nel campo. Molto bella la figura

La donna giusta di Sandor Marai.

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Il romanzo, suddiviso in quattro parti, è costruito come un dialogo con un interlocutore che non interviene mai nel discorso. Diventa dunque un vero e proprio monologo. E noi siamo spettatori seduti in platea ipnotizzati dai personaggi. Ci parlano d’amore, dell’amore provato sulla carne nuda, di quello tradito, non sentito, deluso. Ci parlano della vita, della morte e di tutto il resto. Non possiamo intervenire. Siamo meri spettatori con gli occhi incollati sul palcoscenico. Ora. Se Marai fosse semplicemente uno scrittore, lo scrittore di enorme talento che è, noi rimarremmo colpiti dalla sua prosa o dalla trama. Ma non si tratta solo di questo. Marai è un profondo conoscitore dell’animo umano di cui scandaglia, mettendone impietosamente a nudo, luci e ombre. Se c’è una luce, deve per forza esserci un’ombra, no? E allora ecco che possiamo sentirci il terapeuta seduto sulla sua comoda poltrona che ascolta e osserva il paziente disteso sul lettino. Ne ascolta le riflessioni e cerca di co

Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood

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Questo romanzo esula dalle letture che amo in genere quindi non sapevo se mi sarebbe piaciuto. I timori iniziali sono stati spazzati via immediatamente. Le pagine si sono affastellate le une alle altre ed in un soffio era finito. È un romanzo distopico.  L’ancella Offred ci narra di un mondo completamente sovvertito. Il Presidente degli Stati Uniti e i membri del Congresso sono stati massacrati e il potere è nelle mani di un regime dispotico e teocratico. Il nuovo mondo è rigidamente suddiviso in Comandanti, figure apicali del regime; Angeli, il braccio armato; le Zie chiamate ad istruire, formare e controllare le Ancelle; le Marte donne anziane preposte alla servitù e i Custodi. Le Nondonne spedite nelle colonie e preposte a compiti abietti. Le Mogli che governano la casa. Infine, le Ancelle chiamate ad assolvere la funzione procreativa che sembra essere tristemente diminuita. Si tratta di donne fertili che si sono macchiate di una colpa e quindi sono state private del nome, quello di

La versione di Barney di Mordecai Richler

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  Barney Panofsky decide di rispondere al romanzo pubblicato da McIver, l’amico-nemico di un tempo, che ha scritto di lui, della troika delle sue ex mogli e dello scandalo che si porterà fino alla tomba, fornendo la sua “versione” dei fatti. La versione di Barney.  “ Questa è la vera storia della mia vita dissipata, che è fatta essenzialmente di oltraggi da vendicare e ferite da rimarginare. Del resto alla mia età uno ha più cose da riportare a galla e con cui fare i conti, che prospettive” Barney racconta la sua vita. Parla delle sue amicizie, delle sue relazioni, dei figli e del grande amore della sua vita. Si mette a nudo senza provare vergogna per le sue scelte così come per i vizi di cui sembra quasi fare sfoggio. Non tralascia nulla, neanche cose di cui non si dovrebbe andare propriamente fieri. Lo fa prendendosi i suoi tempi e lasciando spazio a divagazioni che seguono il filo dei suoi pensieri. Barney, ormai sessantasettenne, non riesce più a ricordare il nome di oggetti del qu

Le mie letture di dicembre

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Il GIOCATORE: è un romanzo drammatico il cui protagonista è un uomo per il quale nulla ha più importanza se non la voce del croupier che scandisce il tempo in un baluginio fugace e ottenebrante del presente.  “Ero in preda a una sorta di febbre e sospinsi tutto il mucchio sul rosso” LIBERTA’: è un romanzo intenso che racconta l’infrangersi del sogno americano ma trasmette anche speranza perché avremo sempre un’altra occasione fin quando avremo la forza di crederci purchè accettiamo di muoverci entro il nostro intricato labirinto interiore IL TUO NOME SCRITTO NELL’ACQUA: è un romanzo doloroso in cui rivive il mito di Narciso che si specchia nell’acqua. IL CANTO DI NATALE: il più conosciuto tra i racconti di Natale, bellissimo. OGNI GIORNO, OGNI ORA: è un romanzo dolce “toglimi il pane, se vuoi, toglimi l’aria, ma non togliermi il tuo sorriso” LA NOTTE PRIMA DI NATALE: è un romanzo delicato che insegna la bellezza delle cose semplici. LA FATTORIA DEI GELSOMINI: è un romanzo splendido per

L'anno nuovo di Gianni Rodari

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Oggi è il secondo giorno del nuovo anno. Seppur tra mille difficoltà, peraltro generalmente condivise, mi ritrovo a tirare le somme dell'anno appena trascorso. Il 2020 mi ha dato e mi ha tolto. Mi ha aiutato ad apprezzare cose che, alle volte, si danno per scontate: la salute. Fondamentale per ognuno di noi. Ho imparato ad amare le piccole cose e a vivere giorno per giorno, io che vivevo di progetti e proponimenti. Quel viaggio, quella mostra, quella cosa da vedere, quel film. Tutto è passato in secondo piano. Mi ha tolto: la leggerezza e la spensieratezza dei piccoli gesti. L’abbraccio dato alla collega alla macchinetta del caffè, la carezza fatta ad un bambino che cercava di travolgerti mentre, in fila alle casse del supermercato, ti arrabattavi tra mille cose perché è universalmente noto che entri per una cosa e ne esci con due sacchetti pieni. Ma tant’è. I sorrisi fatti con le labbra. Voglio tornare a sorridere con la bocca e non solo con gli occhi. Voglio tornare ad abbracciar