“A ottantacinque anni era un uomo famoso, celebrato, in certe situazioni idolatrato, ma sostanzialmente solo. Sedeva sulla pietra della spiaggia di fronte all’ingresso della casa, la camicia sgualcita, un cappello di paglia, le mani intrecciate, le braccia appoggiate sulle ginocchia, gli occhiali leggermente appannati e guardava le volute delle onde provocate dal lento passaggio dei battelli diretti o provenienti dall’imbarcadero di Zurigo” Carl Gustav Jung, padre della psicologia analitica, è stato uno dei massimi psichiatri, pensatori e filosofi del suo tempo. Amato, idolatrato, aspramente criticato ma universalmente riconosciuto per la sua genialità. Questa biografia ha il pregio non particolarmente diffuso, a dir il vero, di restituirci l’immagine nitida del celeberrimo psichiatra. Ce lo descrive bambino quando, definito dai compagni “mostro di asocialità” , preferiva starsene per suo conto senza giocare con i coetanei. Lo seguiamo quando, giovane medico, si dedicava alla pratica d...
Commenti
Posta un commento