V13 di Emmanuel Carrère
E’ stato un viaggio complicato quello vissuto lungo le pagine di Carrère dedicate al processo per gli attentati del 13 novembre 2015. Devo confessarlo, anch’io come molti li ho sempre chiamati “attentato al Bataclan”. E invece il Bataclan è stato una parte, tristissima, della vicenda ma non la sola visto che altri due commandi si sono fatti esplodere allo Stade de France e nei bistrot del X e XI Arrondissement. Questa cronaca nasce dalla partecipazione di Carrère al processo: per i dieci mesi del processo Carrère si è recato ogni giorno in tribunale. Ha ascoltato le parole, ipocrite o meno, degli imputati; il dolore dei sopravvissuti che hanno raccontato una storia di sconvolgente ferocia; il dolore di chi ha perso una mamma, un padre, un figlio, l’amore della sua vita e che, suo malgrado, si è trovato a fare i conti con la realtà. Le pagine di Carrère sono sì una cronaca edita all’esito del processo e dei resoconti settimanali già pubblicati durante i dieci mesi in cui si è svo