Un uso qualunque di te di Sara Rattaro

 

Una telefonata nel cuore della notte informa Viola di raggiungere immediatamente l’ospedale. E’ Carlo, suo marito.

In preda al terrore Viola vi si precipita ma quando vede il marito e il modo in cui lui la guarda, è spiazzata. Sconvolta. Lui la afferra per il collo e le chiede come lei abbia potuto fare quello che ha fatto.

Perché? 

Non c’è tempo da perdere. Luce, la loro figlia, sta molto male e ha bisogno di un trapianto.

Viola è una donna irrequieta che si destreggia tra vari incontri occasionali ignara che il marito ne sia pienamente a conoscenza. Si sente esclusa dal rapporto simbiotico che lega Carlo a Luce. L’amore tra padre e figlia mette quasi a disagio Viola che si sente fuori dal cerchio magico e li guarda con sguardo lontano.

“come faccio a dirti che è per lei che io ho imparato ad amarmi, che è lei la mia radice, che è la sua stanza che io chiamo casa, che so cosa le piace e cosa le dà ribrezzo, che è tra le mie braccia che è caduta quando ha fatto il primo passo della sua vita”

La narrazione procede in un duplice piano temporale: da un lato, il presente con l’incidente di Luce e gli avvenimenti immediatamente precedenti e successivi, dall’altro, il passato. Ciò che li ha condotti ad essere una famiglia. Carlo, il padre perfetto che si prende cura della figlia -che ama immensamente- e della moglie. Viola con le sue evasioni, le relazioni extraconiugali e quella sua vita che resta molto in superficie.

Come si fa a cancellare qualcuno che ami più della tua vita? Non puoi. Dovresti strappartelo dal cuore.

È un romanzo pieno di dolore e sofferenza perché le cose assumono una piega inaspettata e ci si ritrova a fare i conti con una realtà dura che non si vorrebbe affrontare. Mai.

La scrittura della Rattaro è scorrevole e fluida. La storia si lascia leggere in brevissimo tempo. Ci si avvicina ai personaggi, alle loro debolezze umane e fragilità.

Avrei voluto un finale differente .. forse..

A me ha richiamato alla memoria “Non ti muovere” della Mazzantini.

Bella lettura. Consigliato.


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