Il Postino suona sempre due volte di James M. Cain

Cain con uno stile essenziale e privo di orpelli narra della passione che ha legato Frank, giovane avventuriero e abituale frequentatore di prigioni, a Cora, bella e sensuale moglie di un uomo che non ha mai amato.

Il romanzo è attraversato da una nota monocorde che ripete in una nenia ossessiva il desiderio fisso dei protagonisti.

“La presi tra le braccia e schiacciai la mia bocca contro la sua… “Mordimi! Mordimi!” la morsi. Le piantai i denti nelle labbra, da farmi schizzare il sangue in bocca. Quando la portai di sopra le gocciolava il collo”

È davvero Cora il pensiero fisso di Frank? È stata lei ad avvincerlo con la sua malia? o piuttosto è stato Frank a fare di lei la sola cosa che volesse? Quella in nome della quale tutto aveva senso e trovava giustificazione?

Quella che unisce Frank e Cora è una passione bruciante che lacera e distrugge. Un amore dalla portata dirompente di uno tsunami.  Un amore fatto di carne e sangue. Di morsi. Di rabbia. Di odio. Di baci che vengono dalla morte.

“Siamo solo due poveretti, Frank. Dio quella notte ci ha baciato in fronte. Ci ha dato tutto quello che due persone possono avere. E noi non eravamo tipi da averlo, ecco. Tutto quell’amore, non ce l’abbiamo fatta a reggerlo. È come un motore d’aeroplano, che ti porta attraverso il cielo fino in cima alla montagna. Ma se lo metti in una Ford, la manda in pezzi. Ecco cosa siamo noi due, Frank, due Ford. Dio è lassù che se la ride di noi”

Cain, lungi dall’esprimere un giudizio morale sui due amanti, si limita a metterli a nudo ai nostri occhi colti nella loro fragilità tutta umana davanti ai capricci della sorte. Cora, bella e spregiudicata. Frank, un povero balordo capace di giocarsi tutto al tavolo da gioco.

Due che si amano, che sbagliano, distruggono tutto e cercano di farla franca. Ma si sa. Ci sono partite che non si possono vincere perché chi ha dato le carte ci ha rifilato una mano sfortunata. Ed ecco che il destino pareggia i conti.

I dialoghi brevi e diretti richiamano alla mente i copioni cinematografici. Non è un caso che da questo romanzo siano state tratte varie trasposizioni cinematografiche. La copertina ritrae una scena del film del 1946 con la bellissima coppia formata da Lana Turner e John Garfield.

Questo romanzo ha ispirato Luchino Visconti per il suo celeberrimo “Ossessione”. Non vedo l’ora di recuperarlo.

Una storia che si attacca addosso e che è stato bello leggere. Molto bello. Consigliato!



Commenti

  1. La storia raccontata da Cain nella sua opera che ha sfidato il tempo è semplicemente straordinaria pur nella sua semplicità e quotidianità umana! L'amore tra Cora e Frank raggiunge, però, delle vette che sembrano contrapporsi ad un normale rapporto psichico e fisico tra un uomo e una donna che, da angolature diverse e con comportamenti spesso irrazionali, si cercano e si amano, anche con durezza e violenza. Grace, hai perfettamente centrato lo spirito e l'intendimento dell'autore del libro, che ha avuto il successo mondiale, tanto che "IL POSTINO SUONA SEMPRE DUE VOLTE" è entrato nel lessico comune, fotografando, con poche parole, la personalità dei due personaggi..

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    1. E' vero. Quello di Frank e Cora è un amore irrazionale, duro, persino violento, a tratti. Grazie per aver colto quello che questo splendido romanzo mi ha trasmesso. La fragilità tutta umana davanti ai rivolgimenti del destino ma anche la violenza di un amore che i protagonisti non ce l'hanno fatta a reggere!

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