Le mie letture di gennaio
IL RACCONTO DELL'ANCELLA: è un romanzo travolgente, angosciante che tiene incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina quasi lo mandasse in apnea. La mia è durata lo spazio dei due giorni sufficienti a divorare questo romanzo che non dovrebbe rientrare a pieno titolo tra quelli nelle mie corde. Anzi non lo è proprio. Eppure! L'ho adorato.
LA DONNA GIUSTA: è un romanzo feroce, di rara bellezza con un'approfondita analisi dell'animo umano. I protagonisti ci parlano d’amore, dell’amore provato sulla carne nuda, di quello tradito, non sentito, deluso. Ci parlano della vita, della morte e di tutto il resto. È un’umanità perduta, sconfitta, annientata dal troppo amore, dall’ossessione, dalla paura della solitudine, dall’odio travestito da amore.
AVEVANO SPENTO ANCHE LA LUNA: Romanzo di denuncia che accende i riflettori sulle atroci persecuzioni staliniane ai danni dei paesi baltici. Lina è deportata in Siberia insieme alla sua famiglia, accusata di un crimine che crimine non dovrebbe essere, si ritrova suo malgrado catapultata in un presente più grande di lei.
AMORE E PSICHE: favola di rara bellezza che racconta dell'amore tra la bella Psiche e il dio Amore. Bello, bello.
IL TATUATORE DI AUSCHWITZ: È un romanzo intenso e commovente come la vita che, distrutta, annientata, insultata è pur sempre vita e va vissuta.
LE QUATTRO CASALINGHE DI TOKYO: è un romanzo macabro. Il libro tiene incollato alle sue pagine lasciando in sospeso il lettore, indeciso su chi sia il carnefice e chi invece la vittima. I ruoli si invertono continuamente. Nulla è definitivo. Nulla è sicuro. Solo il profondo senso di solitudine.
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